Ciondolo maschera teatro corallo

Ciondolo maschera teatro corallo

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Spettacolare ciondolo porta-ritratto in oro 18ct in stile “archeologico” lavorato con la tecnica della granulazione su cui è applicata una maschera del teatro classico di stile Pompeiano, realizzata in corallo mediterraneo finemente scolpito, conservato nel suo astuccio a forma originale.

Manifattura orafa partenopea nello stile dei Castellani, attribuibile all’orafo Giacinto Melillo (attivo 1846-1915). Epoca 1870 ca.

Dimensioni cm 5 x 3.5

Stato di conservazione eccellente commisurato all’uso e all’epoca.

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Giacinto Melillo (1846-1915) Fu prima allievo e poi direttore della bottega che Alessandro Castellani aprí a Napoli nel 1862 (esiliato da Roma per motivi politici), che poi rilevò nel 1870. Naturalmente i suoi gioielli presentano molti punti in comune con quelli di Castellani. Usò come modelli parti della collezione “Campana”, ma nelle sue ultime creazioni le trasformò a volte mescolando gli elementi decorativi antichi presi in prestito da stili diversi. Alcuni dei suoi gioielli sono stati ispirati dai ritrovamenti a Pompei ed Ercolano. Ottenne il Gran Premio e la Legion d’Onore per le opere realizzate per l’Esposizione Universale di Parigi del 1900. Il conte Tyskiewicz , nelle sue “Memorie di un vecchio collezionista”, fa un elogio entusiasta delle opere di Melillo: “Napoli non brilla per la perfezione dei suoi gioielli in stile pseudo-antico. Questi ultimi sono rozzi, pesanti, pretenziosi e spesso assurdi. Tuttavia Napoli ha un orafo di prim’ordine nella persona di Melillo che supera di gran lunga l’opera della ditta Castellani a Roma. E, avviso, il signor Melillo si occupa solo di copiare gioielli antichi e le sue riproduzioni sono cosi notevoli e di un gusto così squisito che è evidente che gli basterebbe che fossero meglio conosciuti per essere apprezzati nel mondo intero. Ho premura di aggiungere che il signor Melillo è un uomo onesto che non cerca di ingannare nessuno. Gli oggetti che vende, seppur copiati fedelmente da modelli antichi, hanno un certo sapore moderno che non crea illusioni, nemmeno nelle mani di un truffatore. Piuttosto, è una traduzione nella lingua moderna dei più raffinati dell’arte antica e questo rende assolutamente impossibile qualsiasi frode, perché ciascun oggetto che esce dal suo atelier reca il suo marchio”. In realtà, l’esperienza ci mostra che gran parte delle opere di Melillo non reca alcun marchio! Nel 1903 Henry Walters fece importanti acquisizioni nel suo negozio in Piazza dei Martiri, 54/55; ma questi gioielli non raggiunsero tutti la Walters Art Gallery di Baltimora. La collezione comprende tuttavia diversi pezzi decorati con scarabei e gemme incise oltre a granulazione e filigrana.