Micromosaico stile retour d'Egypte

Micromosaico stile retour d'Egypte

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Pendente/spilla a “bulla” in oro 18 carati nello stile del revival egiziano decorata con granulazione, bordi applicati in filo e corda intrecciati. Nel centro un micromosaico raffigurante il volto di un faraone su mosaico dorato entro bordo decorato di uva e viti su mosaici rossi. Sul retro un insolito tipo di attacco removibile per trasformarlo da spilla a ciondolo e viceversa.

Nello stile del Castellani realizzato dall'orafo Cesare Tombini (attivo 1857-1870) recante il suo punzone ed il titolo d'oro della città di Roma.

Dimensioni cm 5,6h inclusa la maglia x 3,8 cm di diametro.

Ottime condizioni commisurate all'epoca e all’uso. Piccolo restauro sul retro in basso al centro.

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I Tombini erano noti per i loro gioielli in 'stile archeologico'; i pezzi dell'azienda potevano essere acquistati presso il negozio di Roma, così come attraverso il loro rivenditore di Wigmore Street a Londra. Tali gioielli in stile revivalista furono resi popolari dalla moglie di Napoleone III, che indossava gioielli della collezione “Campana”, che includeva molti pezzi antichi. Il gioielliere più influente di quel periodo fu Fortunato Pio Castellani e i suoi figli Alessandro e Augusto, che si sforzarono di ricreare modelli storicamente precisi dei reperti recentemente scavati. Esponevano i loro lavori alle mostre internazionali e avevano negozi a Londra e Parigi. Lo stile guadagnò slancio con Carlo Giuliano & John Brogden a Londra, Henri Vever & Eugene Fonteney a Parigi e Josef Bacher & Sohn a Vienna. Nessun viaggio di un turista a Roma sarebbe stato completo senza una visita ad un gioielliere che lavora in questo nuovo stile "classico". George Eliot e George Henry Lewes, quando visitarono la città, scelsero Tombini per montare un cammeo di una baccante che avevano acquistato. Nel suo diario del 18 aprile 1860 Lewes scrisse: "La baccante la portammo a un orafo e lì scelse una montatura etrusca" (vedi Biblioteca dell'Università di Yale GEN MSS 818 per il cammeo nella sua montatura in oro Tombini). “A Handbook of Rome and its Environs” (John Murray, London, 1871) osserva che Cesare Tombini era 'un buon gioielliere in via del Babuino 65, su cui si può fare affidamento per incastonare cammei, mosaici, ecc.' C'è stato un crescente interesse per lo stile egiziano verso il 1860, grazie agli scavi di Auguste Mariette per il Louvre e la realizzazione del Canale di Suez. L'Aida di Verdi (1871) era basata su una trama di Mariette, in seguito alla richiesta del Khedive di una storia d'opera.