Tempera due paesaggi e grottesche

Tempera due paesaggi e grottesche

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Raffinata tempera su pergamena raffigurante due paesaggi, molto probabilmente della campagna romana, contornati da un perlinato, tipica firma dell’artista romano Tommaso Bigatti attivo nei primi anni del XIX sec. Al centro e  sotto decorazioni a grottesche in stile Pompeiano raffiguranti chimere, uccelli, lumache, delfini e cigni.

Dimensioni cm 14×20 ca. Entro cornice e passpartout dei primi del ‘900.

Stato di conservazione molto buono leggere cadute di colore.

Esaurito
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“Ornati pittorici .
Non era per anche comparso questo articolo su i nostri fogli e chi sa quando, e se mai ne avremmo parlato sul riflesso che tal genere di Pittura trae l’origine dalle antiche grottesche , che sotto Augusto posero in moda Ludio, ed Arellio con discapito piuttosto dell’Arte; onde Vitruvio ne sparla non poco.  Ma se , vaglia il vero , da lodarsi non sono certe assurde , e capricciose invenzioni contrarie alla natura, ed al buon senso che negli antichi intonachi introdotte si osservano per mancanza di criterio, o per ghiribizzo di novità ; ogni qualvolta tali lavori si ristringono ad ornamenti di scelti e giudiziosi partiti , bene inventati , coloriti con gusto ; non può negarsi che recano infinito piacere , e formano la delizia de’ gabinetti. Di tal genere sono quelli che divisi in tanti quadretti si inventano , e si coloriscono sopra fina pelle dal Sig. 
Tommaso Bigatti . Dodici ne abbiamo veduti nel fiorito studio del rinomato litoglifo Sig. Capparoni squisitamente miniati , tutti diversi nella composizione, tutti variati nel colore de’ fondi , nel partito de’ soggetti , corniciami , meandri , baccelli, frutti, fiori, e animali con tal gusto , ed effetto rappresentati , che l’occhio non sa staccarsene, ritrovandovi niente meno di diletto che sopra i buoni quadri d’Istoria, di Paesaggio, e su qualunque stampa per, bella che sia . Di fatti l’intelligente ed accorto Architetto Signor Brenna nel suo ultimo soggiorno in Roma non si è lasciato fuggir l’occasione di acquistarne buon numero per farne un gradevole presente al suo Monarca Russo. Non ne parliamo dunque , perchè il valente autore abbia bisogno di un lenocinio da queste memorie , essendo le sue miniature pienamente note ed in voga; ma perchè ci facciamo un eostante , e preciso dovere di qui registrare i nomi di tutti gli artisti di merito , in qualunque classe risplendano ; ogni qualvolta ci sia dato il bene di conoscerli, e divederne le opere” in Memorie Enciclopediche Romane sulle belle arti, antichità etc., Giuseppe Antonio Guattani, 1806.