“Ornati pittorici .
Non era per anche comparso questo articolo su i nostri fogli e chi sa quando, e se mai ne avremmo parlato sul riflesso che tal genere di Pittura trae l’origine dalle antiche grottesche , che sotto Augusto posero in moda Ludio, ed Arellio con discapito piuttosto dell’Arte; onde Vitruvio ne sparla non poco. Ma se , vaglia il vero , da lodarsi non sono certe assurde , e capricciose invenzioni contrarie alla natura, ed al buon senso che negli antichi intonachi introdotte si osservano per mancanza di criterio, o per ghiribizzo di novità ; ogni qualvolta tali lavori si ristringono ad ornamenti di scelti e giudiziosi partiti , bene inventati , coloriti con gusto ; non può negarsi che recano infinito piacere , e formano la delizia de’ gabinetti. Di tal genere sono quelli che divisi in tanti quadretti si inventano , e si coloriscono sopra fina pelle dal Sig. Tommaso Bigatti . Dodici ne abbiamo veduti nel fiorito studio del rinomato litoglifo Sig. Capparoni squisitamente miniati , tutti diversi nella composizione, tutti variati nel colore de’ fondi , nel partito de’ soggetti , corniciami , meandri , baccelli, frutti, fiori, e animali con tal gusto , ed effetto rappresentati , che l’occhio non sa staccarsene, ritrovandovi niente meno di diletto che sopra i buoni quadri d’Istoria, di Paesaggio, e su qualunque stampa per, bella che sia . Di fatti l’intelligente ed accorto Architetto Signor Brenna nel suo ultimo soggiorno in Roma non si è lasciato fuggir l’occasione di acquistarne buon numero per farne un gradevole presente al suo Monarca Russo. Non ne parliamo dunque , perchè il valente autore abbia bisogno di un lenocinio da queste memorie , essendo le sue miniature pienamente note ed in voga; ma perchè ci facciamo un eostante , e preciso dovere di qui registrare i nomi di tutti gli artisti di merito , in qualunque classe risplendano ; ogni qualvolta ci sia dato il bene di conoscerli, e divederne le opere” in Memorie Enciclopediche Romane sulle belle arti, antichità etc., Giuseppe Antonio Guattani, 1806.