Ciondolo uva corallo ed oro

Ciondolo uva corallo ed oro

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Ciondolo in corallo rosso aranciato a forma di grappolo d’uva, realizzato con perline e foglie scolpite in corallo, montato in oro 14 ct.

Manifettura di Torre del Greco, Napoli della metà del XIX secolo, 1860 ca.

Dimensioni cm 6,5 x 4,5 ca

Stato di conservazione eccellente commisurato all’epoca.

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Per secoli il corallo fu ritenuto un vegetale, così la pensavano i Greci, condivisi dallo storico Romano Plinio il Vecchio, altri nel dubbio lo ritenevano un minerale, da lì l’equivoco della definizione “L’ORO ROSSO“. Nel 1723 il medico Marsigliese Jean Antoine Peyssonnel scoprì che il controverso alberello era in realtà un animale, anzi una colonia di animaletti del genere corallium, un polipetto che vive attaccato alla roccia, in mari caldi e relativamente profondi.

Le qualità più pregiate sono il “rosso” di Sardegna, Sciacca e Trapani in Sicilia, ma quella più conosciuta è Torre del Greco, vicino Napoli. Oggi la carenza del CORALLO nei nostri mari ed il divieto di pescarlo ci induce a considerarlo alla pari dell’ORO.

Ogni oggetto è un pezzo unico ed originale, lavorato a mano con maestria dagli artigiani italiani dell’epoca.